“La diretta elettività degli organi della provincia non è munita di copertura costituzionale”


Le Province regionali della Sicilia sono incostituzionali, parola di TAR

E’ nel modello di ente intermedio di cui la Sicilia si è dotata che si cela la differenza rispetto all’ente intermedio delle altre Regioni (comprese quelle a Statuto Speciale) meglio conosciuto col nome di Provincia.

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Articolo: LeggiOggi – 10 GENNAIO 2014 – Massimo Greco
Articolo: Giurdanella.it – 10 gennaio 2014 – Redazione

LINK – Chi lo dice a Giletti?


url-icon-246x169LiveSicilia: Province, no alle proroghe  Governo ko, si torna al voto? – 28 Dicembre 2013 –  di Accursio Sabella

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LiveSicilia: Province, ecco i commissari  Confermati 7 nomi su 9 – Giovedì 02 Gennaio 2014 – Redazione

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LiveSicilia: Chi lo dice a Giletti  che le Province rimangono? – Giovedì 02 Gennaio 2014 – di Pietrangelo Buttafuoco

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LinkSicilia: La sceneggiata sulle Province: Crocetta proroga i commissari nonostante il “No” di Sala d’Ercole – 02 gen 2014 – Redazione

ORMAI LA CONFUSIONE CREATA DALL’ATTUALE GOVERNO REGIONALE GIUSTIFICA QUALUNQUE SOLUZIONE

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ARS 114° SEDUTA – Norme transitorie in materia di proroga delle gestioni commissariali provinciali


 

 

Link – BOCCIATA PROROGA COMMISSARI


Repubblica Italiana Assemblea Regionale Siciliana XVI Legislatura
RESOCONTO STENOGRAFICO (Stesura provvisoria)  114ª SEDUTA  SABATO 28 DICEMBRE 2013

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url-icon-246x169BlogSicilia: Ars, maggioranza sconfitta in Aula Bocciato il ddl province di Crocetta

URLA IN AULA E SEDUTA SOSPESA L’Assemblea Regionale Siciliana ha affondato il disegno di legge del governo regionale che prorogava di sei mesi il commissariamento delle Province, atto funzionale all’abolizione degli enti e all’istituzione dei liberi consorzi entro il 30 giugno.

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Giornale di Sicilia:  Province, governo battuto all’Ars No alla proroga per i commissari

Era stato il cavallo di battaglia di Rosario Crocetta che, subito dopo la sua elezione alla presidenza della Regione Siciliana, avvenuta nell’ottobre 2012, invitato in Rai all'”Arena” di Massimo Giletti, aveva annunciato che la Sicilia, prima in Italia, avrebbe cancellato le Province.

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La Repubblica:  Articolo Province 28.12.2013

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LinkSicilia:  Ars: “Il Governo Crocetta non ha più una maggioranza”. “Si torni al voto”

ORA SI PROVERA’ A RIPRISTINARE GLI ORGANI ELETTIVI DELLE PROVINCE ALLA FACCIA DEL CLUB DI BILDERBERG E DELLE VARIE ORDE MASSONICHE E REAZIONARIE CHE INFESTANO L’ITALIA

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LinkSicilia:  Province, il Governo Crocetta battuto in Aula

Clamorosa sconfitta del Governo a Sala d’Ercole.  L’Assemblea regionale siciliana ha affondato il disegno di legge dell’esecutivo Crocetta  che prorogava di sei mesi il commissariamento delle Province, atto funzionale all’abolizione degli enti e all’istituzione dei liberi consorzi entro il 30 giugno.

QUALE DESTINAZIONE?


Le Province sono ancora vive E si preparano alle elezioni
Il caso L’abolizione è rimasta una promessa, a primavera cittadini al voto Crocetta aveva annunciato per primo la cancellazione ora torna indietro

Tratto da Il Tempo – 26/11/2013 – Gaetano Mineo

DestinazioneFinora non è stato altro che è un bluff. Solo chiacchiere. Il governo Monti l’aveva annunciata in pompa magna con un decreto legge nell’agosto 2011. Poi tutto nel dimenticatoio. Nessuna abolizione delle Province. I 110 enti fino a fine anno continueranno ad essere amministratiti da commissari. Dopo non è dato sapere. Gli verranno rinnovati gli incarichi? Un pasticcio. Ad ingarbugliare la matassa la sonora bocciatura della Corte costituzionale che ha costretto il governo Letta a prevedere un disegno di legge costituzionale per il quale non esistono però i tempi tecnici, né una reale volontà politica condivisa.

Tradotto: a primavera 2014 l’80% delle Province andrà a normali elezioni per il rinnovo degli organi. La politica non dà segnali. E c’è anche chi vuole mandare tutto a carte quarantotto per ridare vita agli enti. È il caso della Sicilia che sta rimettendo in pista le sue nove Province. Ed è pronta ad andare alle urne per eleggere i nuovi consigli provinciali. Leggi il resto dell’articolo

LINK


LinkIL MESSAGGERO: Province, slitta l’abolizione. E rischiamo di rieleggerle

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ENNAPRESS.IT: L’Università Kore di Enna lancia il Manifesto per il Libero Consorzio

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BLOGSICILIA:  Città metropolitane, circoscrizioni unite per chiedere la modifica del ddl

9 Province rase al suolo


Pubblicato in data 20/mar/2013

DISSESTO FINANZIARIO PER ASFISSIA


Stato dell’arte sull’abolizione delle Province (di Massimo Greco)

Tratto da News – URPS – 11 ottobre 2013

Zamunda.NetMentre il Governatore Crocetta esprime sicurezza sul fatto che l’Assemblea Regionale Siciliana riuscirà entro la data del 31 dicembre 2013 ad istituire le tre Città metropolitane e a sostituire le attuali Province regionali con i Liberi consorzi di comuni, la Provincia Regionale di Enna viaggia spedita verso un’atipica forma di dissesto finanziario per asfissia del proprio bilancio finanziario, generata dal mancato trasferimento di adeguate risorse ad opera della Regione Siciliana.  Sullo stato del cammino della riforma chiediamo un aggiornamento al Dott. Massimo Greco, componente del gruppo regionale di studio sul riordino dell’ente intermedio.

Il Governatore sembra sicuro di riuscire a fare approvare dall’ARS i disegni di legge proposti dal Governo regionale entro la fissata data del 31 dicembre…

I disegni di legge così come concepiti dal Governo regionale, oltre a presentare numerosi limiti di natura politica, istituzionale e giuridica, non disegnano una riforma complessiva del sistema delle autonomie locali in Sicilia. E’ stata in più occasioni ribadita, anche durante i lavori del gruppo regionale di studio, l’esigenza di affrontare organicamente la riforma, a partire da una non più rinviabile modifica dell’art. 15 dello Statuto, ma i rappresentanti del Governo non sembrano avere recepito tali suggerimenti.

Ma se l’ARS non dovesse fare in tempo che succederà? Leggi il resto dell’articolo

LA BOZZA CROCETTA VERSO I LIBERI CONSORZI


La riforma delle Province in Sicilia

Tratto da marsal@.it Sabato 17 Agosto 2013 – redazione

Sicilia, province e ambiti 2Addio a sindaci e Comuni, al loro posto saranno istituiti municipi guidati da presidenti e consiglieri sul modello di Roma capitale. 

Queste circoscrizioni saranno assorbite a loro volta dalle città metropolitane che sorgeranno a Palermo, Catania e Messina, che invece saranno guidate da «super-sindaci». Alcuni territori ritenuti strategici, invece, confluiranno nei liberi consorzi, gli enti che erediteranno le funzioni delle vecchie Province. Il loro numero però è ancora incerto.

Quanti saranno i consorzi non è ancora chiaro, dovranno avere tra i 150 mila e i 500 mila abitanti. Toccherà ai Comuni decidere come consorziarsi, diversi partiti prevedono che i raggruppamenti non siano più di una decina.

Nella bozza sono individuate tre grandi aree: il consorzio di Mazara, che unificherebbe i territori di Trapani, Agrigento e in parte di Caltanissetta, quello di Noto, che aggregherebbe le aree di Ragusa, Siracusa e porzioni di Catania e quello di Demona, che coprirebbe la parte di Messina che non rientra nell’area metropolitana, Enna e parte di Caltanissetta. Leggi il resto dell’articolo

PRIMA ECOGRAFIA DELLA RIFORMA DELLE PROVINCE


La Regione «taglia» i sindaci: meno comuni

Palermo, Catania e Messina diventano grandi centri. Ancora incerto il numero dei consorzi. La riforma delle Province istituisce le città metropolitane: assorbiranno gli enti locali del comprensorio

Tratto dal Giornale di Sicilia www.gds.it – 15.08.2013 – di RICCARDO VESCOVO

ecografiaAddio a sindaci e Comuni, al loro posto saranno istituiti municipi guidati da presidenti e consiglieri sul modello di Roma capitale. Queste circoscrizioni saranno assorbite a loro volta dalle città metropolitane che sorgeranno a Palermo, Catania e Messina, che invece saranno guidate da «super-sindaci». Alcuni territori ritenuti strategici, invece, confluiranno nei liberi consorzi, gli enti che erediteranno le funzioni delle vecchie Province. Il loro numero però è ancora incerto.
Eccola la bozza della riforma che il governo si appresta a varare dopo l’abolizione delle Province approvata dall’Assemblea regionale. C’è tempo fino al 31 dicembre e il presidente della Regione, Rosario Crocetta, sta premendo sull’acceleratore.
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Comitato dei Dipendenti delle Province Sarde

in autodifesa dei propri diritti