Venerdì 18 ottobre 2013: SCIOPERO GENERALE


Venerdì 18 ottobre 2013, USB: uno SCIOPERO GENERALE (anche) in favore delle Province, di cui nessuno o quasi parla

Tratto da provinceditalia.wordpress.com – 17 ottobre 2013 – Paolo

sciopero2Domani, uno sciopero generale per dire “no” (anche) alla riforma, rectius soppressione previo svuotamento, delle Province; manifestazione di cui nessuno, o quasi, parla. Appunto.

Perché?

Verrebbe, o comunque mi viene, da chiedere.

A prescindere dalla volontà o meno di aderire, resta l’interrogativo.

Chi o cosa stabilisce, per tutti, quando e come le informazioni devono/possono passare o hanno il diritto di essere affisse nelle bacheche comuni? Queste, le informazioni, dovrebbero comunque poter circolare, essere diffuse in libertà; al potenziale interessato destinatario/percettore della notizia l’onere di valutare, non già quest’ultimo compito rimesso a qualcuno che opera in nome e per conto altrui e/o per non meglio precisati interessi (im)propri.

In breve, mi chiedo come mai stia passando praticamente sotto silenzio il fatto che un Sindacato, l’U.S.B. (Unione Sindacale di Base)simpatico o antipatico, bastian contrario sempre e comunque ovvero strenuo paladino della base, alla famelica ricerca di tesserati oppure spinto da romantici ideali, abbia proclamato una giornata di sciopero generale anche contro la cancellazione delle Province.

Rassicuro: l’omelia è presto conclusa.

Arrivano i fatti concreti, come pure lo sciopero in questione è concreto e tangibile, nel senso che “c’è“: uno sciopero nazionale, per le categorie pubbliche e private (quindi generale) e per l’intera giornata.

Insomma, siamo in presenza dell’indizione di una giornata di “astensione organizzata dal lavoro di un gruppo più o meno esteso di lavoratori dipendenti, appartenenti al settore pubblico o privato, per la tutela di comuni interessi e diritti di carattere politico o sindacale“, però non promossa dai soliti tre. Tutto qui.

Riconosco che informarsi è una faticaccia, ma a volte appaga e, soprattutto, può risultare importante. Non solo per se stessi o per soddisfare utilitaristici fini personali.

Buon proseguimento.

Paolo

PENSIONE A 57 ANNI


Dirigente dell’Ars va in pensione  a 57 anni: scoppia la polemica

Tratto da BlogSicilia – 16 ottobre 2013 – Redazione

pensioneIl dirigente generale dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Tomasello, va in pensione a 57 anni e scoppia la polemica. A sollevare il “caso” è il deputato regionale Marco Forzese.

Il parlamentare parla di spending review “alla Ardizzone, in un solo giorno Ardizzone aumenta le spese dell’Ars per 2 milioni di euro mandando in pensione a 57 anni un segretario generale eccellente come Giovanni Tomasello, senza obiettare su quella che è una scelta ‘per motivi familiari’ e aggrava così di ben 500 mila euro l’anno il fondo pensioni dell’Ars”.

“Per non parlare del milione e mezzo di euro di liquidazione legittima che l’Ars dovrà sostenere come spesa subito. In tutto ciò Ardizzone propone e assume il suo capo di gabinetto come segretario generale che  come è noto, ha un compenso di mezzo milione di euro. Alla faccia della tanto blaterata spending review”.

VARIAZIONE DI BILANCIO


Bilancio, via libera alle variazioni  Dipasquale: “Indicazioni al Governo”

Tratto da BlogSicilia – 16 ottobre 2013 – Redazione

bilancio_1Via libera dalla terza commissione Attività produttive dell’Assemblea regionale siciliana alle variazioni di bilancio della Regione. Grazie ad una serie di articoli riguardanti le disposizioni finanziarie urgenti sarà possibile prevedere vari interventi attesi dalla comunità siciliana.

In particolare all’articolo 3 “Disposizioni in materia di assegnazione agli enti locali”, si fa riferimento al fondo delle autonomie locali e si fa presente che tale fondo dovrà essere prioritariamente utilizzato dalle Province regionali per la realizzazione dei servizi socio-assistenziali in favore dei disabili, per il pagamento degli emolumenti del personale delle stesse amministrazioni e per la continuità dei servizi scolastici nel territorio provinciale.

Si tratta di indicazioni date al Governo – spiega Nello Dipasquale, deputato regionale de Il Megafono – per poter così risolvere situazioni che hanno messo a rischio i servizi essenziali anche per i portatori di handicap, a causa di carenze di natura economica. La spesa per questi servizi deve essere tutelata e deve restare assolutamente prioritaria. Con queste disposizioni approvate già in commissione e con il successivo passaggio dall’aula si potranno riattivare risorse in favore delle Province”.

DECRETO INGIUNTIVO


Siracusa, dalla Provincia un decreto ingiuntivo contro la Regione siciliana

Tratto da LinkSicilia 16.10.2013 – redazione

EquitaliaDalla Provincia di  Siracusa parte un decreto ingiuntivo nei confronti della Regione siciliana per crediti milionari vantati dall’ente. Una scelta obbligata visto che si tratta di risorse dovute per impegni assunti qualche anno fa e la cui mancata erogazione sta dando il colpo di grazia alle già disastrosa situazione finanziaria degli enti locali siciliani.  Lo scenario è sempre lo stesso: tagli dei trasferimenti statali e regionali che hanno ridotto alla fame Comuni e Province. E, un assessore regionale all’Economia più impegnato a rispondere ai diktat romani che a dare fiato all’Isola.

Sulla questione aretusea   Vincenzo Vinciullo, Vicepresidente Vicario della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ dell’Ars, ha annunciato  un’interrogazione  parlamentare, ”per chiedere al Governo della Regione: “di chiudere il contenzioso aperto con la Provincia Regionale di Siracusa e riconoscere alla stessa quanto dovutole per impegni pregressi assunti”.

I fatti: Leggi il resto dell’articolo

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